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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02042013-171952


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ESPOSITO, GIORGIO
URN
etd-02042013-171952
Titolo
"L'Operazione Atalanta. La nuova frontiera marittima dell'Unione Europea".
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof.ssa Neri Gualdesi, Marinella
Parole chiave
  • pirateria marittima
  • operazione Atalanta
  • Unione Europea
Data inizio appello
04/03/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/03/2053
Riassunto
La tesi si propone di analizzare il ruolo rivestito dalla missione Atalanta , prima operazione navale condotta dall’Unione Europea per il contrasto della pirateria marittima nel Corno d’Africa, nell’ambito della Strategia Europea di Sicurezza.
L’obiettivo non è tanto quello di inquadrare gli aspetti politici e militari di tale controversa operazione, tuttora in corso nelle acque dell’Oceano Indiano, quanto indagare sul “significato” stesso di Atalanta, un intervento militare che, se da un lato ha permesso un salto di qualità della politica di difesa europea, facendole assumere connotazioni globali e portandola a confronto con i principali attori geopolitici a livello planetario, dall’altro ha posto le istituzioni e le Marine degli Stati membri di fronte al problema di elaborare una strategia marittima unitaria, quale presupposto irrinunciabile ad una effettiva affermazione dell’Unione nel ruolo di attore di sicurezza globale.
Questo lavoro parte da due indispensabili premesse: la prima è rappresentata dall’analisi della “nuova” pirateria somala, una minaccia a livello globale che costituisce uno degli effetti più evidenti di una situazione di drammatica anarchia regionale che ormai da decenni caratterizza il Corno d’Africa, dovuta alla presenza di failed states e ad uno stato di “vuoto geostrategico” che ha reso l’area una pericolosa fonte di instabilità internazionale. Si scoprirà in particolare come questa non costituisca un fenomeno inedito, ma come altre volte nella Storia tale minaccia si sia manifestata in particolari condizioni geopolitiche, che hanno determinato un cambiamento nelle strategie delle maggiori potenze marittime dell’epoca.
La seconda premessa è costituita dal complesso processo di integrazione europea in materia di politica estera e di difesa, che ha gradualmente portato allo sviluppo di una Strategia di Sicurezza Europea, ed ha visto nella gestione delle crisi regionali e nel contrasto delle nuove minacce transnazionali una condizione fondamentale per la sicurezza dell’UE, anche nell’ottica della sua cooperazione con le principali organizzazioni internazionali impegnate .
Viene quindi condotta un’analisi dell’operazione Atalanta, dalla sua genesi in seguito ad un’Azione Comune del Consiglio dell’Unione Europea in risposta alla Risoluzione n. 1816 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, alle attività nel complesso teatro di operazioni del Corno, nonché alle problematiche che queste hanno comportato dal punto di vista politico, militare e giuridico, e di come una soluzione definitiva di queste richieda una strategia marittima credibile da parte delle Marine militari impegnate nell’operazione.
Le conclusioni a cui questo elaborato perviene mostrano come le caratteristiche “marittime” dell’operazione Atalanta abbiano messo l’Unione Europea di fronte all’esigenza di sviluppare una risposta credibile alle nuove sfide globali, e come l’individuazione di interessi strategici comuni, l’ormai ineluttabile necessità di possedere forze armate europee e, soprattutto, la soluzione del “peccato originale” dell’identità dell’Unione Europea come nuovo attore “nazionale” costituiscano l’unica strada praticabile per l’UE per raggiungere la sua affermazione in uno scenario mondiale sempre più multipolare.
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