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Tesi etd-02032016-232140


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PIERINI, ALESSANDRO
URN
etd-02032016-232140
Titolo
Il giudicato costituzionale e i suoi effetti.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Pertici, Andrea
Parole chiave
  • the deemed constitutional and its effects
  • il giudicato costituzionale e i suoi effetti
  • giustizia costituzionale
  • constitutional justice
Data inizio appello
22/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La sentenza che dichiara l'incostituzionalità della legge è definitiva, non essendo ammessa contro di essa alcuna impugnazione, questo è quanto si evince dalla lettura dell'art.137, ult.c., Cost., a tale definitività "formale" consegue la definitività "sostanziale" attinente agli effetti tipici di queste sentenze come definiti dall'art. 136, primo c., Cost., infatti nessun altro soggetto o organo può metterla in discussione.
Sotto questi profili, si parla di "giudicato" costituzionale, concetto controverso dai confini poco chiari: da una parte si discute infatti intorno alla possibilità di introdurre nel processo costituzionale un concetto giuridico caratterizzante altre esperienze processuali, (in particolare quella civile) dall'altra parte si discute circa la sua ampiezza e cioè la sua efficacia quale vincolo nei confronti degli operatori giuridici in particolar modo il legislatore ordinario.
Motivi questi che hanno portato parte della dottrina a guardare al concetto di giudicato costituzionale con evidente sospetto, e anche molti di coloro che ne hanno ammesso l'esistenza comunque dubitano che esso possa essere invocato nei confronti del legislatore.
Il presente elaborato – limitato alle sole pronunce che definiscono i giudizi di costituzionalità delle leggi – ha lo scopo di ripercorrere le ragioni dell'evocato atteggiamento di sospetto da parte della dottrina e il loro possibile superamento (Capitolo 1), successivamente verrà posta l'attenzione sui soggetti destinatari del vincolo del giudicato (Capitolo 2), soffermandosi con maggior attenzione sull'ipotesi che più ha fatto discutere la dottrina, la violazione del giudicato da parte del legislatore analizzando tutte le questioni controverse del vizio in esame (Capitolo 3).
In ultimo (Capitolo 4) verrà analizzata la giurisprudenza della Corte costituzionale, che se pur con un numero limitato di decisioni, ha sin da subito attribuito a tale istituto una chiara consistenza giuridica e una precisa efficacia anche quale limite alla funzione legislativa.
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