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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02032015-122107


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
DI BERARDINO, OLGA MARIA
URN
etd-02032015-122107
Titolo
Studio caso controllo sull'utilizzo in vitro del mio inositolo in pazienti oligoastenospermici
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
Relatori
relatore Prof. Gadducci, Angiolo
correlatore Dott. Cela, Vito
Parole chiave
  • infertilità
  • mio inositolo
  • oligoastenospermia
Data inizio appello
10/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In passato si riteneva che la mancanza di concepimento dipendesse soprattutto dalla donna. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno invece dimostrato che almeno nel 50% dei casi è l’uomo ad avere una ridotta capacità riproduttiva. L'infertilità maschile si instaura quando si verifica un'alterazione della normale produzione, maturazione, motilità e/o liberazione degli spermatozoi. Nell'uomo infertile si riscontra pertanto, l'incapacità di produrre e/o liberare nell'eiaculato un'adeguata quantità di spermatozoi maturi e funzionali. I fattori di rischio che più speso si associano ad infertilità maschile sono: fumo di sigaretta, sovrappeso e obesità, infezioni a trasmissione sessuale e stress. Si è visto che alla base delle alterazioni del liquido seminale c’è un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS), infatti numerosi studi hanno mostrato come l'impiego di sostanze antiossidanti in vitro ed in vivo porti ad un miglioramento in termini di motilità, riduzione dei danni al DNA e quindi miglioramento della funzione riproduttiva. L’aumento dei ROS determina alterazione della normale struttura dei mitocondri, ovvero quegli organelli preposti alla produzione di energia (ATP) necessaria allo spermatozoo per svolgere la sua funzione. Molte sono le sostanze antiossidanti prodotte dall’organismo o assunte con la dieta che contribuiscono a mantenere lo stato redox degli spermatozoi. In particolare si è visto come il mio-inostolo sia presente nel liquido seminale in concentrazioni molto più alte rispetto a quelle sieriche. Si è evidenziato un diretto rapporto tra concentrazione di mio-inositolo, potenziali di membrana mitocondriali e motilità degli spermatozoi. Gli effetti descritti in precedenza sul mio- inositolo sulla fertilità si sono focalizzati quasi esclusivamente sulla funzione ovarica, soprattutto nelle pazienti con sindrome dell'ovaio policistico, in termini di insulino-resistenza, tasso di ovulazione e qualità ovocitaria. Nel nostro studio abbiamo voluto indagare il mio inositolo come possibile agente antiossidante per il miglioramento della motilità in vitro degli spermatozoi utilizzato per le tecniche di procreazione assistita. Abbiamo incubato in vitro i campioni di pazienti sani e di pazienti oligoastenospermici con 15µl/ml di mio-inositolo e abbiamo valutato i parametri di motilità dei vari campioni. Si è evidenziato come ci sia un miglioramento della motilità lineare in entrambi gruppi e in modo statisticamente significativo nei pazienti oligoastenospermici e soprattutto nei pazienti fumatori, confermando l’azione fortemente antiossidante del mio- inositolo.
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