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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02032005-172932


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Sanfiorenzo, Carlo
URN
etd-02032005-172932
Titolo
Analisi termo-fluidodinamica di un sistema di accumulo termico a sali fusi per produzione di energia elettrica da energia solare
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA CHIMICA
Relatori
relatore Prof. Tognotti, Leonardo
Parole chiave
  • fluidodinamica
  • energia solare
  • sali fusi
Data inizio appello
23/02/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
La seguente tesi di laurea si propone come primo obbiettivo, quello di evidenziare l’indispensabilità del fluido di processo scelto dall’ ENEA per la realizzazione di un sistema di accumulo termico, paragonandone le prestazioni a quelle dell’Olio diatermico, comunemente usato presso le attuali realizzazioni impiantistiche nel mondo, e di verificarne la stabilità chimica alla temperature nominale di processo pari a 550 °C.
Inoltre viene studiato il comportamento termo-fluidodinamico dei Sali fusi all’interno dei serbatoi di accumulo termico, in base alla soluzione progettuale proposta da ENEL Produzione. Lo studio è stato condotto attraverso un’analisi preliminare in cui, a seguito della ricostruzione di una tipica dinamica, viene proposto un modello macroscopico con il quale si descrive il funzionamento del sistema, riportando l’evoluzione temporale della temperatura dei Sali fusi in esso contenuti.
Successivamente è stata condotta un’analisi agli elementi finiti attraverso il codice di calcolo FLUENT 6.1, messo interamente a disposizione da ENEL Produzione, mediante la quale, studiando la medesima dinamica sottoposta all’analisi macroscopica, si è potuto maggiormente indagare sui particolari strutturali del sistema di coibentazione, mettendo in evidenza la corretta progettazione effettuata da ENEL Produzione.
Anticipando i risultati ottenuti si afferma che la soluzione proposta da ENEL Produzione consente:
1) Un adeguato funzionamento della struttura di sostegno, trovandosi questa ad un valore di temperatura (330°C) compatibile con i semplici acciai al carbonio adoperati
2) Oltre al contenimento delle dispersioni termiche a valori trascurabili rispetto all’energia accumulata, il sistema di coibentazione conferisce ai serbatoi un corretto comportamento termo-fluidodinamico, evitando temuti fenomeni di stratificazione termica.