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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02022016-003537


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BUONOCORE, MARCO
URN
etd-02022016-003537
Titolo
Progetto di sviluppo urbano e illuminazione del campo profughi di Za'atari in Giordania
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Cutini, Valerio
relatore Prof. Leccese, Francesco
Parole chiave
  • illuminazione urbana
  • analisi configurazionale
  • space syntax
  • street lighting
Data inizio appello
18/02/2016
Consultabilità
Tesi non consultabile
Data di rilascio
18/02/2086
Riassunto
Il campo profughi è un insediamento temporaneo e al tempo stesso un luogo di eccezione politica e sociale. Costruito sotto la pressione della crisi umanitaria, viene dotato di strutture abitative e impianti d’emergenza secondo precisi standard quantitativi, indipendentemente dal luogo dove è costruito e dalle peculiarità sociali di chi cerca rifugio. Con il protrarsi del conflitto, il campo si dimostra una macchina urbana economicamente inefficiente, dannosa per l’ambiente e incapace di rispondere ai bisogni dei suoi abitanti. Come strategia ultima di sopravvivenza, questi modificano lo spazio urbano a loro vantaggio, costruendo una propria urbanità informale in contrasto con quella ufficiale e generando così costi aggiuntivi di gestione.
Il presente studio analizza le problematiche descritte nel caso del campo profughi di Za’atari in Giordania, con l’obiettivo più ampio di definire un metodo progettuale e d’intervento per lo sviluppo sostenibile dei campi profughi. Utilizzando la tecnica di analisi spaziale nota come “Space Syntax”, si propone una nuova lettura del campo profughi, al fine di descrivere in maniera oggettiva la sua struttura sociale. La stessa analisi è eseguita sulle città siriane di provenienza degli abitanti di Za’atari, portando alla luce differenze e analogie fra le diverse strutture urbane.
I risultati ottenuti sono utilizzati come base per la progettazione di un’alternativa urbanistica alla perenne precarietà del campo, nella convinzione che comprendere le abitudini urbane degli abitanti sia la chiave per garantire il loro benessere e ottimizzare i servizi offerti dall’insediamento.

A refugee camp is a temporary settlement and a place of social and political exception. Built in response of a severe humanitarian urgency, the camp is provided with emergency shelter and services according to precise quantitative standards, disregarding the surroundings and the social background of those who seek refuge.
As the conflict protracts, the camp proves to be an inefficient urban machine and a burden for the environment, incapable of meeting refugees’ needs. As ultimate coping strategy, they modify the urban space to their advantage. This leads to an informal urbanity in sharp contrast with the official one, generating additional management costs.
This study aims at analyzing the above mentioned problems in the case study of Za’atari refugee camp in Jordan. The wider objective is the definition of a design and implementation method for the sustainable development of refugee camps. Applying the “Space Syntax” analysis technique, the social structure of the camp is investigated, proposing a new perspective on the camp’s space. The same analysis is carried out on three Syrian cities that were home to the majority of Za’atari’s dwellers before the displacement, highlighting differences and similarities between diverse urban structures.
The results are used as a basis for the proposal of an urban alternative to the enduring precariousness of the camp. Understanding the urban habits of a population is believed the key to improve the performance of the camp and refugees’ lives.
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