Tesi etd-02022011-153727 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CRISTOFANI MENCACCI, LODOVICA
URN
etd-02022011-153727
Titolo
Approccio endoscopico transnasale alle neoplasie etmoidali
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Muscatello, Luca
relatore Prof. Sellari Franceschini, Stefano
relatore Prof. Sellari Franceschini, Stefano
Parole chiave
- base cranica anteriore
- neoplasie etmoidali
- resezione endoscopica transnasale
Data inizio appello
22/02/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/02/2051
Riassunto
I tumori maligni della regione naso-sinusale sono un'entità clinica rara, che rappresenta appena l'1% della patologia neoplastica.
La chirurgia gioca un ruolo importante nel trattamento di una parte di essi, con tuttavia un peso diverso a seconda del tipo istologico.
L'approccio craniofacciale esterno può definirsi, ad oggi, il gold standard nel trattamento di questo tipo di patologia, anche se una resezione chirurgica tradizionale comporta sempre l'attuazione di craniotomia, incisioni facciali, fratture ossee, nonchè tempi di degenza prolungati.
La progressiva evoluzione conosciuta dalla chirurgia sinusale endoscopica ha evidenziato come essa possa essere effettivamente sfruttata non solo per lesioni benigne, ma anche per il trattamento di quelle maligne che arrivano a coinvolgere la base cranica anteriore.
L'assenza di incisioni facciali e osteotomie, la riduzione dei tempi di ricovero, il migliore controllo dei sanguinamenti, la migliorata visualizzazione dei margini tumorali, la riduzione dell'incidenza di morbidità e mortalità rappresentano i più evidenti vantaggi della tecnica endoscopica rispetto all'approccio esterno tradizionale.
Il nostro studio prende in considerazione i risultati ottenuti sui pazienti sottoposti a craniotomia endonasale endoscopica nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010. Sedici sono i pazienti trattati: 14 maschi e 2 femmine. Tali pazienti erano affetti da neoplasia maligna dell'etmoide, contigua o coinvolgente la base cranica anteriore. In tutti i casi la base cranica è stata abbattuta e successivamente ricostruita. Le complicanze operatorie sono state rappresentate da rinoliquorrea, ematoma subdurale e pneumoencefalo.
L'esperienza personale praticata presso l'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria I di Pisa, e confermata dai dati offerti dalla letteratura, ha reso possibile, dunque, porre l'accento su efficacia, sicurezza e affidabilità della chirurgia endoscopica nel trattamento di casi selezionati di neoplasia dell'etmoide.
Lo studio che viene presentato si prefigge lo scopo di descrivere in modo adeguato la patologia, inquadrandola correttamente e indicandone i dati attualmente disponibili e si propone inoltre, come sopra accennato, di evidenziare i vantaggi della chirurgia endoscopica, confermando che questo tipo di resezione rappresenta un modo sicuro e ben tollerato per rimuovere, in casi selezionati, lesioni di tal genere.
La chirurgia gioca un ruolo importante nel trattamento di una parte di essi, con tuttavia un peso diverso a seconda del tipo istologico.
L'approccio craniofacciale esterno può definirsi, ad oggi, il gold standard nel trattamento di questo tipo di patologia, anche se una resezione chirurgica tradizionale comporta sempre l'attuazione di craniotomia, incisioni facciali, fratture ossee, nonchè tempi di degenza prolungati.
La progressiva evoluzione conosciuta dalla chirurgia sinusale endoscopica ha evidenziato come essa possa essere effettivamente sfruttata non solo per lesioni benigne, ma anche per il trattamento di quelle maligne che arrivano a coinvolgere la base cranica anteriore.
L'assenza di incisioni facciali e osteotomie, la riduzione dei tempi di ricovero, il migliore controllo dei sanguinamenti, la migliorata visualizzazione dei margini tumorali, la riduzione dell'incidenza di morbidità e mortalità rappresentano i più evidenti vantaggi della tecnica endoscopica rispetto all'approccio esterno tradizionale.
Il nostro studio prende in considerazione i risultati ottenuti sui pazienti sottoposti a craniotomia endonasale endoscopica nel periodo compreso tra il 2005 e il 2010. Sedici sono i pazienti trattati: 14 maschi e 2 femmine. Tali pazienti erano affetti da neoplasia maligna dell'etmoide, contigua o coinvolgente la base cranica anteriore. In tutti i casi la base cranica è stata abbattuta e successivamente ricostruita. Le complicanze operatorie sono state rappresentate da rinoliquorrea, ematoma subdurale e pneumoencefalo.
L'esperienza personale praticata presso l'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria I di Pisa, e confermata dai dati offerti dalla letteratura, ha reso possibile, dunque, porre l'accento su efficacia, sicurezza e affidabilità della chirurgia endoscopica nel trattamento di casi selezionati di neoplasia dell'etmoide.
Lo studio che viene presentato si prefigge lo scopo di descrivere in modo adeguato la patologia, inquadrandola correttamente e indicandone i dati attualmente disponibili e si propone inoltre, come sopra accennato, di evidenziare i vantaggi della chirurgia endoscopica, confermando che questo tipo di resezione rappresenta un modo sicuro e ben tollerato per rimuovere, in casi selezionati, lesioni di tal genere.
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