• stabilizzazione percutanea
• fratture del passaggio toraco-lombare
• rachide

La stabilizzazione percutanea nel trattamento delle fratture del passaggio toraco-lombare è una tecnica innovativa che nasce dall’esigenza di ridurre al minimo gli svantaggi riscontrati sia con il trattamento conservativo sia con la tecnica tradizionale in open.
Nel 2002 Foley e i suoi collaboratori hanno introdotto un sistema, Sextant, che permette di posizionare le viti peduncolari e le barre in posizione sottofasciale, posizione similare a quella ottenuta con la tecnica in open.
Uno dei motivi principali che ha spinto allo studio e allo sviluppo di una tecnica mininvasiva per il trattamento delle lesioni traumatiche a livello toraco-lombare è stata la necessità di ridurre al minimo il danno ai muscoli paraspinali, che rappresenta uno dei principali limiti della tecnica in open.
La tecnica mininvasiva mostra dei grossi vantaggi rispetto sia al trattamento conservativo sia alla terapia convenzionale a cielo aperto.
Scopo di questa tesi è quello di esporre le indicazioni, le finalità, i limiti e le modalità del trattamento chirurgico, facendo particolare attenzione alla stabilizzazione percutanea e facendo riferimento all’esperienza condotta presso la Clinica Ortopedica dell’Università di Pisa.
Al controllo a distanza di 6 mesi dall’intervento nei nostri pazienti è stata raggiunta una completa consolidazione della frattura, non sono stati riscontrati disturbi neurologici né sensitivi né motori e non si è verificata nessuna limitazione nella ripresa della vita sociale e lavorativa.
Possiamo quindi affermare che nei casi trattati sono stati raggiunti risultati soddisfacenti.