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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02012017-103415


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SALVINI, DANIELE
URN
etd-02012017-103415
Titolo
Società di calcio: dinamiche competitive ed economico finanziarie.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Talarico, Lucia
Parole chiave
  • società di calcio Fair play finanziario
Data inizio appello
20/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Prima di trattare i vari argomenti affrontati all’interno di questa tesi occorre porre l’attenzione sul perché di questa scelta. La spiegazione è presto nota ed è legata alla straordinaria rilevanza economica e sociale di questo sport nel nostro paese.
Infatti, al momento della nascita del gioco del calcio per chiunque erano difficilmente immaginabili le dimensioni economiche e sociali che questa attività sportiva avrebbe raggiunto nel corso del tempo.
Dal punto di vista economico è necessario evidenziare come, sia a livello nazionale che europeo, il settore calcistico abbia subito negli ultimi anni un notevole cambiamento ambientale. Di fatto, le società di calcio hanno nel tempo modificato il loro obiettivo principale affiancando al perseguimento del mero risultato sportivo quello della ricerca di un risultato economico-finanziario che garantisca al club di sopravvivere e crescere nel tempo.
Tale cambiamento di “finalità” ha portato un serie di problematiche in ambito economico-giudiziario in quanto è stato necessario adattare leggi e scenari validi per altri settori ad un tipo di realtà che poco si prestava ad una mentalità di tipo aziendalista. Tale problematica è divenuta ancor più evidente con l’assunzione della forma di società di capitali da parte dei club di calcio che ha reso obbligatorio, per quest’ultimi, il rispetto delle norme civilistiche per quanto riguarda la redazione dell’informativa economica obbligatoria. Tuttavia l’applicazione dei principi contabili OIC prima, e IAS/IFRS poi, hanno incontrato difficoltà di applicazione dovuta all’atipicità di queste società richiedendo, nel corso degli anni, un intervento di armonizzazione e unificazione contabile da parte dei principali organi sportivi competenti sia sul piano nazionale che internazionale. Tutto ciò ha portato all’elaborazione delle Raccomandazioni Contabili, che hanno permesso di associare le voci particolari delle società sportive alle voci imposte dalla normativa civilistica.
Dal punto di vista sociale , il calcio, risulta essere lo sport più praticato e seguito a livello mondiale con milioni di fans dei vari club sparsi in ogni continente che si informano quotidianamente circa le “imprese” sia della loro squadra del cuore sia dei loro campioni preferiti. Il calcio ha assunto, quindi, il potere di muovere masse di persone verso gli stadi o di riunire piccoli gruppi davanti ad un televisore per seguire una partita, creando la condivisione, tra persone di emozioni e spazi comuni.

L’enorme rilevanza assunta nel tempo dal settore calcio ha portato alla nascita di un vero e proprio “business” che ha richiesto e richiede un approccio manageriale in grado di mantenere in equilibrio l’intero sistema.
Nonostante l’”azienda-calcio” sia cresciuta, in termini di fatturato, di più di tutti i settori economici nell’ultimo decennio ha comunque evidenziato una serie di comportamenti gestionali imprudenti, una crescita sfrenata degli stipendi, una forte dipendenza dai diritti tv, ovvero modelli economici incapaci di reggersi in piedi dal punto di vista finanziario se non a prezzo di continui e ingenti sostegni da parte dei proprietari dei club prescindendo da ogni possibile logica di sostenibilità e stabilità economico-finanziaria.
Dati i presupposti si è resa necessaria l’introduzione di una normativa che focalizzasse l’attenzione sul rispetto delle condizioni di equilibrio economico e finanziario. La UEFA, infatti, ha deciso di introdurre una particolare normativa a partire dal maggio del 2010: il Fair Play Finanziario. Il FPF rappresenta un vero e proprio modello di governo economico-finanziario, un complesso sistema di regole a cui le società di calcio devono sottostare per poter partecipare alle competizioni europee.

L’introduzione di tale normativa, che è andata ad aggiungersi al precedente “Sistema delle licenze Uefa” in vigore dal 2003, ha garantito ad oggi una serie di risultati positivi raggiungendo gran parte degli obiettivi prefissati e attivando un processo di risanamento del sistema calcio.
Nonostante ciò restano ancora molte problematiche da affrontare; problematiche che possono essere superate solo attraverso sostanziali cambiamenti nella filosofia manageriale e nei comportamenti degli operatori calcistici.
Occorre in particolare che siano accompagnate da una nuova cultura che consideri e riconosca l’equilibrio economico-finanziario come un requisito fondamentale per garantire credibilità e sostenibilità, che vuol dire mirare al successo completo del sistema calcio.

Alla luce di tali premesse, il presente lavoro è stato strutturato secondo la sequenza di argomenti di seguito sinteticamente riportata.
Nella parte iniziale del primo capitolo ho analizzato le principali vicende che hanno caratterizzato il settore del calcio professionistico a partire dalla nascita della prima società, individuando i principali organismi competenti in materia di calcio a livello nazionale ed internazionale, analizzando i provvedimenti di maggior rilievo e ponendo particolare attenzione all’impatto che le stesse hanno prodotto sulla gestione delle società sportive. Nella parte conclusiva ho cercato di dare una visione più ampia della situazione economica odierna del settore a livello europeo, ma soprattutto nazionale, alla luce delle vicende che si sono susseguite nel tempo.
Nel secondo capitolo lo studio si è spostato sull’analisi del circuito della gestione che caratterizza l’”azienda-calcio” dal momento in cui si è trasformata in un business a tutti gli effetti, sottolineando l’importanza della strategia, della diversificazione delle fonti di ricavo e dell’acquisizione dei migliori fattori produttivi: i calciatori.
Nel terzo capitolo si discuterà della definizione di modello di business nel mondo del calcio, del rischio strategico e verranno approfondite le possibilità di vantaggio competitivo nel settore, facendo riferimento alle difficoltà, a causa dell’agguerrita concorrenza, di raggiungere un vantaggio che sia duraturo nel tempo e che garantisca al club una posizione di preminenza rispetto ai competitors.


Nel Quarto capitolo, dopo aver delineato la struttura e le caratteristiche generali del bilancio d’esercizio, in un quadro d’insieme che tiene conto sia degli obblighi di matrice civilistica che sportiva, il focus è rivolto alle peculiarità dell’attività calcistica che si riflettono nelle componenti contabili, delineando una serie di voci tipiche, la cui definizione ha comportato un notevole sforzo di interpretazione a livello nazionale. Il resto del capitolo è dedicato alle questioni legate all’iscrizione in bilancio delle varie voci attraverso l’analisi delle raccomandazioni contabili emanate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Nel quinto capitolo si affronta l’analisi di quella che è la normativa sul Fair Play Finanziario andando ad individuare le principali regole da questa imposte, con particolare attenzione al requisito di break even, evidenziando gli impatti che questa ha avuto dal momento della sua entrata in vigore sulle società di calcio congiuntamente con il già esistente sistema delle licenze Uefa.
Infine, il sesto capitolo è dedicato all’analisi del caso F.c. Internazionale Milano S.p.a. emblematico date le difficoltà economico-finanziarie in cui che hanno portato a una serie di cambi proprietari. Relativamente ad esso ho analizzato, nell’ottica del Fair Play finanziario, il bilancio consolidato della società relativamente al biennio 2015-2016, evidenziando il rispetto dei dettami fissati dalla normativa nonché dei principali indicatori richiesti
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