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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01312018-103943


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
LOTTI, FEDERICA
URN
etd-01312018-103943
Titolo
Sieroprevalenza di Toxoplasma gondii pre e post trapianto di fegato: studio unicentrico cross sectional
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Bruschi, Fabrizio
relatore Dott.ssa Carrai, Paola
Parole chiave
  • TOF
  • trapianto di fegato
  • Toxoplasma gondii
  • sieroprevalenza
Data inizio appello
22/02/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’infezione da parte di Toxoplasma gondii è la terza causa di morte per malattia infettiva contratta attraverso l’ingestione di cibo. Mentre nel soggetto immunocompetente l’infezione decorre spesso asintomatica, nel paziente immunocompromesso può avere conseguenze anche letali.
In Italia non ci sono dati epidemiologici sulla prevalenza di Toxoplasma gondii nella popolazione generale ma solo dati sparsi principalmente su donne in gravidanza, mancando un apparato di sorveglianza epidemiologica di questa importante patologia infettiva.
Lo scopo di questa tesi è stato quello di raccogliere dati relativi alla prevalenza sierologica in donatori e riceventi di trapianto ortotopico di fegato in un periodo compreso tra il 2012 e il 2017, afferenti all’A.O.U. di Pisa, Ospedale Cisanello; confrontare per anno, genere e fasce di età i dati relativi a tale campione di popolazione al fine di ottenere un spaccato significativo della situazione epidemiologica attuale in Italia; infine, utilizzare tali dati per monitorare il rischio di prima infezione da Toxoplasma gondii all’interno della popolazione dei soggetti trapiantati.
Dai dati raccolti risulta che vi era una prevalenza del 37% di donatori di fegato sieropositivi e del 42,1% di riceventi sieronegativi, ma anche un’alta percentuale (39,5%) di campioni dubbi, soprattutto tra i donatori d’età compresa tra 50 e 60 anni, per cui non è stato possibile rilevare la reale sieroprevalenza per Toxoplasma gondii nel campione in studio. Inoltre, in 17 casi (2,9%), in cui il donatore di fegato era sieropositivo o dubbio e il ricevente sieronegativo, non è stata effettuata la profilassi con cotrimoxazolo raccomandata dalle Linee Guida. Confrontando infine i dati tra la prevalenza a livello italiano e non, si evince che Toxoplasma gondii è un parassita distribuito a livello mondiale, e che la prevalenza è anche maggiore rispetto all’Italia, in cui la sieropositività è del 55%, escludendo i casi di sierologia dubbia.
Da questo studio è emerso che, nonostante i dati di sieroprevalenza in questi pazienti sottoposti a trapianto di fegato siano parziali, vi è una prevalenza significativa di casi in cui la profilassi con cotrimoxazolo raccomandata dalle Linee Guida internazionali non viene eseguita, ponendo a rischio di manifestazioni cliniche gravi, potenzialemente mortali, pazienti temporaneamente immunodepressi. La mancanza, infine, di un apparato di sorveglianza epidemiologica in Italia, come evidenziato da questo studio, incide negativamente sulla prevalenza della patologia, soprattutto nei pazienti maggiormente a rischio.

Infection by Toxoplasma gondii represents third cause of death by contaminated food. In immunocompetent patients infection is often asymptomatic, weather in immunocompromised ones it can lead to important clinical complications, and even death.
In Italy there aren’t epidemiological data of prevalence of Toxoplasma gondii in general population, but only scattered data about pregnant women, and there’s a lack of epidemiological surveillance system on this important infection disease.
The aim of this work is to collect serological data of donors and receivers of liver othotopic transplantation between 2012 and 2017, performed in A.O.U. di Pisa, Ospedale Cisanello; to compare by year, gender and age groups these data in order to obtain a significant slice of the current epidemiological situation in Italy; to use these data to monitor the risk of primary infection by Toxoplasma gondii in transplanted patients.
From the data we collect we saw a prevalence of 37% of seropositive donor of liver and 42,1% seronegative receivents, but also an high percentage (39,5%) of cases of doubt serology, mostly the 50-60 age group, so we couldn’t be able to obtain a real seroprevalence data of Toxoplasma gondii in this work sample. There were, therefore, 17 cases (2,9%), in which the donor was positive or doubt and receivent seronegative or doubt, and no Guidelines’ recommended profilaxis with cotrimoxazole was administrated. Comparing, in the end, data from Italian patients with stranger ones, it resuls that Toxoplasma gondii is a wordwide ubiquitary parasite and that the percentage is even higher than in Italy, where there is a seroprevalence of 55%, excluding doubt cases.
From this work it results that, even with partial seroprevalence data among liver transplanted – and so with immunodeficiency – patients, there is a significant seroprevalence of cases in which the farmacological profilaxis, raccomended by International Guidelines, isn’t performed, putting at risk of death temporary immunosuppressed patients. The lack of an epidemiological survelliance system in Italy, as we showed in this study, affects negatively the prevalence of this important infection disease, mostly in endangered cases.
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