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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01302014-004151


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PICCOLIN, FABIO
URN
etd-01302014-004151
Titolo
Analisi della struttura genetica del crostaceo cirripede Chthamalus montagui nell'area mediterranea.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
correlatore Dott. Maltagliati, Ferruccio
controrelatore Dott. Bulleri, Fabio
controrelatore Dott. Tofanelli, Sergio
relatore Prof.ssa Pannacciulli, Federica G.
Parole chiave
  • Barnacles
  • Chthamalus
  • genetic structure
  • mediterranean
  • microsatellite
Data inizio appello
03/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Analisi della struttura genetica del crostaceo cirripede Chthamalus montagui nell’area mediterranea.

Riassunto della tesi di Laurea Magistrale in Biologia Marina di Fabio Piccolin.

Chthamalus montagui (Southward) è un crostaceo cirripede comunemente presente nella fascia intertidale delle coste rocciose dell’area mediterraneo-atlantica. In questo studio sono stati analizzati 355 individui di C.montagui provenienti da 11 località differenti. Una località (Biarritz) si trova lungo la costa atlantica della Francia, 3 località (Palma de Mallorca, Baia Blu e Cala Sinzias) si trovano nel Mediterraneo Occidentale, 3 località (Portonovo, Zaton e Grado) si affacciano sul Mare Adriatico, 3 località (Malta, Volos, Buyukada) si trovano nel Mediterraneo Orientale e l’ultima località (Sozopol) si trova in Mar Nero. L’analisi della struttura genetica è stata condotta utilizzando come marcatori molecolari 6 loci microsatellitari specie-specifici.
L’attività di campo svolta è consistita nella raccolta di individui di C. montagui sulle scogliere e nell’immediata fissazione di questi in etanolo. L’attività di laboratorio è consistita nell’estrazione del DNA totale con metodo del salting-out, nella verifica della qualità e della quantità di DNA estratto tramite gel-elettroforesi, nell’opportuna diluizione del DNA, nell’amplificazione tramite PCR dei loci microsatellitari, nella verifica della presenza dell’amplificato tramite gel-elettroforesi e, in caso positivo, nell’analisi dei frammenti mediante sequenziamento automatico. Infine si è proceduto all’elaborazione statistica dei dati ottenuti, con lo scopo di mettere in evidenza le caratteristiche della struttura genetica della specie esaminata all’interno dell’area geografica considerata.
A partire dai dati raccolti sono stati effettuati i test statistici per il linkage disequilibrium e per l’equilibrio di Hardy-Weinberg, quindi per ciascun locus e per ciascuna località sono state calcolate l’eterozigosità media osservata, l’eterozigosità media attesa e la ricchezza allelica media. Sono poi state stimate le frequenze alleliche e sulla base di queste è stata condotta l’analisi della statistica F di Weir e Cockerham (1984). Quindi è stata verificata la presenza di correlazione fra le distanze geografiche e le distanze genetiche fra le coppie di località e sono stati prodotti un grafico MDS ed un albero Neighbor Joining per rappresentare graficamente le relazioni genetiche fra le località analizzate. È stata poi condotta un’analisi della varianza molecolare che ha permesso di raggruppare le località analizzate all’interno di tre gruppi geneticamente distinti e geograficamente delimitati: un gruppo del Mediterraneo Occidentale, uno del Mediterraneo Orientale ed un altro del Mare Adriatico. L’esistenza di questi distinti cluster genetici all’interno del Mediterraneo è stata confermata anche attraverso un’analisi bayesiana di assegnazione individuale.
I risultati ottenuti sono stati discussi alla luce dei lavori presenti in letteratura sulla biogeografia del Mediterraneo e sulla struttura genetica di altri organismi marini, partendo dagli stessi Ctamali per allargarsi poi anche ad altri invertebrati e vertebrati marini sia mediterranei che non.
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