• bancarotta fraudolenta
• falso in bilancio
• Parmalat
• false comunicazioni sociali

Il presente elaborato si ripropone di fornire un’attenta analisi del reato di “false comunicazioni sociali”. Procedendo, dapprima, ad analizzare la disciplina relativa alle comunicazioni sociali ed alla corretta redazione del bilancio (sia con riferimento alle società quotate che non) individuandone i principi cardine, si prosegue, nel secondo capitolo, ad analizzare quelle che sono le principali manipolazioni ed artifici contabili. Ampia trattazione sarà riservata anche alle politiche di bilancio, per poi soffermarsi sulla presenza di valori certi, stimati e congetturati e le relative conseguenze in merito alla attendibilità delle valutazioni di bilancio.
Il terzo capitolo affronta, invece, gli aspetti penali del falso.
Dopo, un breve accenno all’evoluzione storica, il focus è posto sulla disciplina così come riformata dalla legge 69/2015. In particolare, si affronta il tema della rilevanza penale del “falso valutativo” passando per le varie interpretazioni giurisprudenziali che si sono succedute. L’oggetto della trattazione ricomprende anche il reato societario di bancarotta fraudolenta impropria.
Infine, a coronamento, il quarto ed ultimo capitolo si ripropone di analizzare i tratti salienti e peculiari del più grande scandalo finanziario cui si sia assistito in Europa, tra le cui trame è possibile rinvenire l’applicazione di quegli stessi artifici contabili che sono stati teoricamente analizzati nel secondo capitolo: il caso Parmalat.