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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01262018-162938


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TRIBIOLI, LUCA
URN
etd-01262018-162938
Titolo
Impatto dei nuovi principi contabili OIC sulle riserve di patrimonio netto
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Allegrini, Marco
Parole chiave
  • patrimonio netto
  • riserve
  • D.Lgs. 139/2015
  • OIC
Data inizio appello
19/02/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato tratta delle modifiche apportate dal D.lgs. n. 139 del 18 agosto 2015 in tema di bilancio d'esercizio e del corrispondente aggiornamento subito dai principi contabili nazionali, ponendo l'attenzione sull'incidenza che ha avuto la prima applicazione di questi nuovi principi sulle riserve di patrimonio netto, con riferimento all'OIC 29, anch'esso aggiornato dalle disposizioni del decreto.

Lo scopo del D.lgs. 139/2015 è stato quello di dare attuazione alla Direttiva 2013/34/UE in modo da rendere possibile il processo di avvicinamento della disciplina nazionale a quella comunitaria; di conseguenza, l'Organismo Italiano di Contabilità ha dovuto accogliere tali disposizioni, emanate dal decreto, e aggiornare i principi contabili nazionali, che sono stato poi pubblicati, nella loro versione definitiva, il 22 dicembre 2016, prevedendo la loro applicazione per i bilanci degli esercizi aventi inizio dal 1° gennaio 2016.
Nel primo capitolo, quindi, vengono illustrate le modifiche apportate dal suddetto decreto, soprattutto in riguardo alle norme del Codice Civile, in materia di bilancio d'esercizio, e tralasciando quindi gli altri aspetti che verranno solo citati. Infine, viene spiegato l'importante aggiornamento subito dal principio contabile OIC 29 che prevede delle novità proprio a riguardo dei cambiamenti di principi contabili e precisamente sulle regole da seguire nella prima applicazione di quest'ultimi.

Questi cambiamenti normativi introdotti dal decreto, che possono essere intesi come una vera e propria “riforma contabile”, hanno comportato degli effetti attribuibili alle differenze tra i valori determinati secondo le nuove disposizioni e quelli determinati secondo le norme e i principi contabili precedenti. A questo proposito, il nuovo OIC 29 prevede l'applicazione retroattiva del cambiamento di un principio contabile, anche se ai sol fini comparativi, in modo da rideterminare gli effetti che si sarebbero avuti nel bilancio comparativo come se da sempre fosse stato applicato il nuovo principio contabile; quindi, la società sarà costretta a rettificare il saldo d'apertura del patrimonio netto dell'esercizio precedente ed i dati comparativi dell'esercizio precedente, come se il nuovo principio contabile fosse stato sempre applicato, a meno che questo non risulti impossibile o eccessivamente oneroso. Questa è la regola generale, inserita nella versione 2016 dell'OIC 29, che viene applicata quando non sono previste, dalle leggi o dagli stessi principi contabili, delle specifiche disposizioni transitorie.
Queste rettifiche vanno ad impattare sicuramente sul patrimonio netto e vedremo, nel secondo capitolo, quali sono le riserve che vengono generate dall'applicazione di questi nuovi principi contabili. Oltre che per le operazioni di acquisto di azioni proprie e per le operazioni di copertura di flussi finanziari attesi, per cui sono state istituite negli schemi di bilancio due nuove riserve, il D.lgs. 139/2015 ha previsto altre modifiche agli schemi di bilancio, come ad esempio l'eliminazione dei costi di ricerca e di pubblicità, che possono influenzare le riserve di patrimonio netto a causa dell'effetto di transizione di questi nuovi principi.

Nel terzo ed ultimo capitolo della tesi viene, invece, analizzato un aspetto cruciale delle riserve: la disponibilità. In questo modo verranno individuate quali sono le riserve disponibili e quali quelle indisponibili per le operazioni riguardanti il patrimonio netto. Possiamo avere, ad esempio, operazioni di aumento gratuito di capitale sociale, con imputazione a capitale delle riserve; la copertura di perdite tramite riserve disponibili; o ancora la distribuibilità ai soci di riserve accantonate.
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