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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01262015-093348


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MAZZOTTI, VALENTINA
URN
etd-01262015-093348
Titolo
Ruolo della radioterapia postoperatoria dopo mastectomia: analisi retrospettiva mono-istituzionale di "outcome oncologico"
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
RADIOTERAPIA
Relatori
relatore Dott. Ursino, Stefano
correlatore Dott.ssa Fatigante, Lucia Raffaela
Parole chiave
  • radioterapia
  • mastectomia
Data inizio appello
18/02/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obiettivi dello studio
Valutare il ruolo della radioterapia postoperatoria dopo mastectomia radicale (PMRT) e ricercare eventuali fattori prognostici clinico-patologici di controllo locoregionale (LCR) (Obiettivo primario) e di sopravvivenza libera da metastasi a distanza (DMFS) e sopravvivenza totale cancro-specifica (CSS) (Obiettivo secondario).
Materiali e metodi
In collaborazione con l'U.O. di Chirurgia senologica e di Oncologia medica dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana abbiamo condotto uno studio retrospettivo sulle pazienti sottoposte ad intervento di mastectomia ed asportazione del linfonodo sentinella con o senza svuotamento linfonodale ascellare.
Sulla base delle principali indicazioni delle linee guida internazionali, le pazienti sono state sottoposte o meno a PMRT, limitata alla sola parete toracica (P-PMRT) oppure estesa alla parete toracica ed ai drenaggi linfonodali (PL-PMRT), associata o meno alle terapia mediche (ormonoterapia e/o chemioterapia).
I fattori clinico-patologici impiegati per l’analisi uni e multivariata dei 3 endpoints (LCR; DMFS; CSS) sono stati l’età (<40 anni vs ≥40 anni), l’istologia (in situ vs infiltrante), stadio del T (T1-2 vs T3-4), stadio dell’N (N0-1 vs N2-3), presenza di invasione linfovascolare (LVI), presenza di estensione extracapsulare (ECE), status di Her-2neu e status di triplo negativo.
La terapia ormonale (OT) è stata analizzata come variabile indipendente.
Risultati
Dal Gennaio 2004 al Giugno 2013 1034 pazienti con diagnosi istologica di carcinoma mammario sono state sottoposte ad intervento di mastectomia radicale, seguito (279 pazienti) o meno (755 pazienti) da PMRT.
Il follow-up medio e mediano è stato rispettivamente di 42,6 mesi e 35 mesi (range: 2-121 mesi).
Lo status di triplo negativo è risultato essere il principale fattore associato ad una maggior probabilità di ricaduta locoregionale avendo mantenuto una significatività statistica all’analisi multivariata sia nel gruppo “non PMRT” (p<0,001) che nel gruppo “PMRT” (p=0,042).
Lo status di triplo negativo è risultato essere anche il principale fattore di rischio di progressione sistemica di malattia avendo mantenuto una significatività all’analisi multivariata sia nel gruppo “non PMRT” (p<0,0001) che nel gruppo “PMRT” (p=0,015).
Età <40 anni (p=0,004), presenza di LVI (p=0,045) ed ECE (p=0,024) sono risultati invece associati ad una maggior probabilità di progressione sistemica di malattia soltanto nel gruppo “non PMRT” perdendo invece di significatività nel gruppo “PMRT”.
Infine per quanto riguarda l’analisi del CSS, lo stadio del T è risultato essere l’unico fattore associato in maniera statisticamente significativa nel gruppo “non PMRT” (p=0,042) perdendo invece di significatività nel gruppo “PMRT”.
Nell’ambito del gruppo “PMRT” è stato riscontrato un trend verso la significatività statistica
ed una differenza statisticamente significativa rispettivamente per il LCR (p=0,069 Log-Rank Test) e la CSS (p=0,036 Log-Rank Test) a favore del gruppo sottoposto a PL-PMRT rispetto al gruppo P-PMRT; nessuna differenza è stata invece riscontrata tra i due gruppi per quanto riguarda la DMFS (p=0,918 Log-Rank Test).
Conclusioni
I risultati del nostro studio mostrano che lo status di triplo negativo, la presenza di LVI, la presenza di ECE e la giovane età potrebbero rappresentare ulteriori fattori di rischio in presenza dei quali potrebbe essere giustificato un trattamento radiante postoperatorio indipendentemente dallo stadio del T e dell’N.
L’irradiazione dei drenaggi linfonodali oltre che della parete toracica sembrerebbe associata a migliori risultati in termini di controllo regionale e sopravvivenza totale.
Data la natura retrospettiva dello studio, i nostri risultati necessitano di essere ulteriormente validati da studi prospettici randomizzati finalizzati a valutare in maniera specifica il ruolo della radioterapia dopo mastectomia.





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