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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01252019-135839


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TAZZIOLI, STEFANO
URN
etd-01252019-135839
Titolo
Sviluppo di attrezzatura e tecniche colturali per la gestione agroecologiaca degli ortaggi di pieno campo
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Raffaelli, Michele
relatore Dott. Antichi, Daniele
correlatore Prof.ssa Turrini, Alessandra
Parole chiave
  • trapiantatrice da sodo
  • micorrize
  • agricoltura conservativa
  • agricoltura biologica
Data inizio appello
11/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/02/2089
Riassunto
L’utilizzazione delle pratiche agronomiche convenzionali condotte fin ora ha portato a un’eccessiva erosione dei suoli e un loro notevole impoverimento in sostanza organica e macro-micronutrienti, tra questi il fosforo, prima risorsa naturale a serio rischio esaurimento. Lo studio oggetto della tesi si inserisce all’interno di una ricerca di lungo periodo (SMOCA LTE) in atto presso il CiRAA “Enrico Avanzi” dell’università di Pisa a San Piero a Grado, in cui vengono posti a confronto diversi itinerari tecnici di gestione del suolo e della flora infestante in un sistema orticolo di pieno campo condotto con metodo organico biologico.
Nel 2017/2018 sono stati posti a confronto in un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre replicazioni due differenti trattamenti denominati PER e RED, caratterizzati entrambi dalla presenza di una copertura permanente costituita da living mulch di Trifolium repens L. var. pipolina, all’interno del quale sono state trapiantate in due aree distinte le colture di melone (Cucumis melo L cv. Bacir) e di pomodoro da industria (Solanum lycopersicum L. cv Brixol). I due trattamenti differiscono per la modalità di trapianto e la concimazione fosforica. Nelle parcelle RED il trapianto è avvenuto in banda lavorata con strip tillage tramite l’utilizzazione di una trapiantatrice da sodo accessoriata con uno spandiconcime pneumatico per l’interramento nel solco di fosfato naturale tenero alla dose di 177 kg/ha, mentre per le parcelle PER il trapianto è avvenuto utilizzando la stessa trapiantatrice ma su terreno sodo utilizzando al posto di fosfato naturale tenero il biostimolante AEGIS alla dose di 15 kg/ha composto da un pool di inoculi di funghi micorrizici della specie Glomus mosseae e Glomus intraradices. Gli altri aspetti della tecnica colturale non hanno avuto differenze. Il protocollo sperimentale ha preso in esame i principali parametri agronomici delle produzioni colturali, aspetti operativi della macchina trapiantatrice sperimentale e parametri microbiologici come la percentuale di colonizzazione dell’apparato radicale da parte di funghi AM. I risultati operativi della macchina trapiantatrice indicano una buona prestazione della macchina sperimentale con una percentuale di attecchimento del 97,84 %. I risultati agronomici della sperimentazione mettono in evidenza per quanto riguarda la cv. di pomodoro Brixol una maggior produzione sul numero dei frutti prodotti per pianta, sul loro peso e sul numero dei frutti totali nelle parcelle PER rispetto alle RED la differenza può essere attribuibile all’influenza dell’inoculo micorrizico poiché garantisce un maggiore assorbimento di fosforo indispensabile per la differenziazione dei fiori. Per la cv di melone Bacir invece vi è una differenze nel valore del harvest index che è maggiore nelle parcelle PER rispetto alle RED. Per gli altri valori produttivi non vi sono differenze sostanziali. In generale i valori delle produzioni essendo in un contesto di agricoltura biologica conservativa risultano minori rispetto alla media. Essi sono stati condizionati dalla stagione metereologica avversa che ha portato ad effettuare il trapianto in epoca tardiva sul living mulch di trifoglio non del tutto formato che non ha esercitato la propria azione antagonista nei confronti delle infestanti. Infine, i risultati dei parametri microbiologici analizzati non indicano differenze sostanziali della percentuale di colonizzazione dell’apparato radicale da parte di funghi AM tra le parcelle PER e RED ma individuano una differenza nella percentuale di colonizzazione tra le due aree dov’è stata condotta la prova. La difformità è attribuibile a una differente dotazione di fosforo tra le due aree. L’area con minore dotazione di fosforo (4.264 ppm) presenta una percentuale di colonizzazione del 53,59 % mentre l’area con dotazione maggiore (6.108 ppm) mostra una percentuale di colonizzazione del 45 %. Questo perché se i nutrienti presenti nel suolo in questo caso il fosforo sono già presenti ad alte concentrazioni non hanno bisogno di attivare la simbiosi micorrizica.
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