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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01222012-164426


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI IASIO, ELISABETTA
URN
etd-01222012-164426
Titolo
Terezia Mora zwischen Deterritorialisierung und Territorialitat
Dipartimento
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Cermelli, Giovanna
Parole chiave
  • letteratura interculturale
  • deterritorializzazione
  • Terézia Mora
  • Chiellino
Data inizio appello
10/02/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/02/2052
Riassunto
Il seguente lavoro di tesi si concentra sull’analisi delle opere della scrittrice ungarotedesca Terézia Mora. Nata in Ungheria da una famiglia tedesca e trasferitasi a Berlino dagli anni ’90, Terézia Mora rappresenta una grande promessa del panorama letterario tedesco. La sua narrativa in lingua tedesca si presta bene ad un’analisi di tipo interculturale che mette a confronto cultura e lingua di partenza con quelle di arrivo. In questo senso l’analisi delle sue opere, specialmente della sua prima raccolta di racconti intitolata Seltsame Materie, segue la teoria elaborata da Carmine Gino Chiellino, uno dei maggiori esponenti della letteratura interculturale in Germania. Attraverso citazioni dei racconti si è cercato di ripercorrere e di ritrovare anche in questa autrice le tematiche principali di un’opera che può ritenersi interculturale.
D’altra parte la costante maturazione artistica e stilistica avvenuta nella scrittrice nel corso degli anni ha reso possibile un secondo tipo di analisi, di natura più postmoderna, che segue l’esempio di Deleuze e Guattari. Il primo romanzo dell’autrice è stato quindi analizzato secondo una teoria che ha come parola chiave la deterritorializzazione: la lingua in primis, ma anche gli altri elementi culturali sono spostati da un territorio ben definito e noto in un territorio altro, ibrido, che libera la lingua, la cultura da regole convenzionali e li analizza per come sono aumentando la loro capacità creativa.
Lungi dal voler prediligere una teoria piuttosto che un’altra o di volerne mostrare i limiti, il presente lavoro intende dimostrare quanto, in letteratura, sia possibile leggere un testo utilizzando prospettive differenti che illuminano altrettante differenti angolature.
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