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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01212016-174458


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MENCHETTI, CHIARA MARTINE
URN
etd-01212016-174458
Titolo
Le Muse di Voghera Un ciclo di affreschi di Bartolomeo Suardi detto Bramantino
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • Bramantino
  • Conte Ligny
  • Sala delle Muse
  • pittura italiana
  • Bartolomeo Suardi
  • arte lombarda
Data inizio appello
08/02/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/02/2056
Riassunto
La tematica del mio elaborato verte sull’analisi delle Muse e lo sviluppo di questo tema nella pittura italiana ed europea tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Racconto come questo mito si è evoluto riuscendo a sopravvivere all’inesorabile scorrere del tempo, ai cambiamenti religiosi, politici e culturali, assumendo un’aurea di eternità. Le Muse vengono messe in discussione con la nascita del cristianesimo; i primi a farlo sono Orazio e Ovidio: affermano che la parola del poeta è l'unica in grado di possedere la validità e la veridicità. Da questo momento prende avvio il declino dell'importanza della parola e dell'ispirazione delle Muse, che subirà una brusca discesa fino a raggiungere un completo rifiuto da parte dei primi scrittori cristiani, furono sostituire dalle arti liberali, e reintegrate grazie a Dante, Petrarca e Boccaccio.
Il mio elaborato è costituito da una parte in cui cerco di ricostruire cronologicamente la vita professionale di Bartolomeo Suardi, ricostruendo e analizzando il suo percorso artistico e professionale in ambiente lombardo. Bramantino, nel Castello Visconteo di Voghera eseguì un ciclo di affreschi di tema mitologico, composizione eseguita tra il 1499 e il 1503 quando il signore del feudo era Louis de Luxembourg, conte di Ligny; gli affreschi sono suddivisi in due sale: il Salone del Paesaggio e la Sala delle Muse di dimensioni più contenute; grazie ai restauri avvenuti alla fine degli ’90 del Novecento e alla rimozione delle controssoffittature sono emersi questi affreschi di altissima qualità ed estro creativo, la paternità fu immediatamente attribuita a Bramantino, nonostante fossero molto lacunosi e deteriorati dal tempo.
Dopo aver analizzato l'evoluzione delle Muse durante i secoli cercherò di tradurre la singolare interpretazione di Bartolomeo Suardi, analisi molto difficoltosa dovuta alla presenza della scialbo e ai danni provocati dal tempo, che purtroppo non permettono di avere una visione completa delle figure, in quanto alcune parti sono troppo lacunose per essere interpretate e decifrate.
La tesi è suddivisa in due parti. Nella prima cerco di ricostruire la vita di Bramantino analizzando la sua produzione artistica e i vari viaggi e le influenze che possono aver contribuito alla sua formazione. Nella seconda parte mi focalizzo sul mito delle Muse e sugli affreschi del Castello di Voghera.
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