ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01202016-220754


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CICCARELLO, VANESSA
URN
etd-01202016-220754
Titolo
Le valutazioni delle agenzie di rating. Una analisi empirica sui dati ESMA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Barontini, Roberto
Parole chiave
  • tassi di default
  • rating
  • matrici di transizione
  • accuratezza dei rating
Data inizio appello
22/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Un potenziale debitore detiene informazioni sul proprio merito creditizio in misura maggiore dei suoi potenziali creditori, in questo è in grado di rivelare selettivamente le informazioni in un modo da influenzare positivamente l'opinione dei creditori.
I creditori potenziali sono consapevoli del fatto che il debitore ha un incentivo a fornire un'immagine distorta delle sue prospettive, per cui per un debitore a basso rischio può risultare difficile convincere i creditori di un suo improbabile default.
Se manca un mezzo in grado di trasmettere in modo affidabile le informazioni, si può verificare un fallimento del mercato, ossia i progetti di investimento meritevoli non riescono a essere finanziati.
Nel momento in cui un'azienda accede ai finanziamenti nei mercati dei capitali, per i potenziali obbligazionisti, singolarmente considerati, può risultare difficile valutare il rischio di inadempimento del debitore, perché il costo di un'analisi adeguata del credito può risultare eccessivamente gravoso.
I rating, fornendo una misura efficace del rischio di credito relativo, facilitano il processo di emissione e l'acquisto di obbligazioni e di altri strumenti di debito. Gli investitori avranno la facoltà di utilizzare i rating come strumento guida nelle loro scelte di investimento in quanto questi giudizi consentono di conoscere agevolmente il rischio di credito relativo di un’emittente o di un’emissione e di parametrarlo al grado di rischio che l’investitore è disposto ad assumersi.
In queste circostanze, le agenzie di rating saranno in grado svolgere un ruolo utile per la raccolta di informazioni di un soggetto e la condivisione con un gran numero di investitori.
Le agenzie, quando attribuiscono un giudizio di rating a un debitore, mirano a valutare la capacità del soggetto di pagare gli interessi e di rimborsare il capitale a scadenze regolari.
Il rating è un'opinione espressa da un'agenzia specializzata sulla capacità di un'entità (banche, istituzioni finanziarie e non finanziarie, stati sovrani) di far fronte in modo efficace e puntuale alle proprie obbligazioni. Esso ingloba vari fattori o tipologie di rischio che influenzano la capacità di queste istituzioni di servire i loro debiti.
Un rating, essendo espressione del rischio di credito di un emittente o di un'emissione, predice la probabilità di default del soggetto valutato.
Rating più elevati riflettono l’aspettativa che l'emittente o l’emissione dovrebbe presentare un evento di default con una minore frequenza rispetto a quella registrata per emittenti e emissioni con rating più bassi.
Per gli emittenti che vogliono accedere al mercato dei capitali è di fondamentale importanza richiedere un rating. Attraverso i giudizi di rating, infatti, si riesce a comunicare al mercato la propria qualità creditizia.
Finalità dei rating è quella di migliorare l'efficienza dei mercati finanziari fornendo valutazioni sul rischio di credito efficienti, affidabili e tempestive.
Nel corso degli ultimi anni le agenzie di rating sono state oggetto di svariate critiche.
Da un lato si è registrato un ampio consenso sul fatto che le agenzie hanno contribuito alla crisi finanziaria iniziata nel 2007 negli Stati Uniti.
Dall’altro le agenzie di rating sono state accusate sia di errori metodologici di valutazione sia di essere portatrici di conflitti di interessi irrisolti, per cui la fiducia degli operatori nell'affidabilità dei rating è stata gravemente scossa.
Nella valutazione sulle cause della crisi finanziaria, la Commissione europea ha individuato una serie di aree dove la struttura dell'industria del rating e l'uso predominante del modello issuer pays hanno inciso sulla qualità dei rating.
Se per un verso la Commissione, ha riconosciuto che l'adozione di un modello di business concentrato su emittenti determina il rischio che le agenzie di rating potrebbero emettere rating inflazionati per aumentare o mantenere il loro business o, ancora, che gli emittenti di grandi dimensioni utilizzerebbero il loro potere contrattuale per ottenere rating più elevati; per un altro verso la Commissione europea nel tentativo di ridurre i conflitti di interesse nel settore, ha sancito requisiti specifici per migliorare l’obiettività e l'indipendenza delle agenzie di rating e introdotto norme più rigorose in materia di trasparenza e informazione sulle metodologie di rating adottate.
Alle agenzie si è spesso contestato la scarsa trasparenza delle metodologie utilizzate per l'attribuzione dei rating; difatti, solo a seguito delle pressioni regolamentari, esse hanno cominciato a rendere noti i criteri e le metodologie adottate. Conseguentemente si sono adoperate per contribuire maggiormente a ristabilire la fiducia nei rating ed hanno pubblicato studi miranti a facilitare una maggiore trasparenza delle analisi e dei processi sottostanti l’attribuzione dei rating.
In tali studi è possibile cogliere eventuali criticità dei giudizi formulati che consentono alle agenzie di focalizzare l’attenzione sulle modifiche da apportare ai criteri di valutazione con l’intento di migliorare i sistemi di rating adottati.
È indiscutibile che i rating emessi dalle agenzie sono destinati ad essere misure "accurate" e “stabili” e che la performance di un sistema di rating dovrebbe essere misurata in rapporto alla capacità dello stesso di raggiungere efficacemente i suoi obiettivi.
Esistono varie metriche idonee a valutare i sistemi di rating sia con riguardo all’accuratezza dei giudizi (la correlazione tra rating e default) sia in riferimento alla stabilità (la frequenza e l'intensità delle variazioni dei rating).
File