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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01182019-112644


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PUCCETTI, FRANCESCO
URN
etd-01182019-112644
Titolo
Alternative e variazioni interne al processo a carico dell'ente. La compatibilità dei riti speciali
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
  • riti speciali
  • processo a carico dell'ente
  • D.lgs 231/2001
Data inizio appello
04/02/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato ha per oggetto l’analisi del processo a carico dell’ente, così come disciplinato dal d. Lgs 8 giugno 2001 n. 231, con particolare riguardo ai molteplici aspetti di compatibilità tra le norme del codice di procedura penale e quelle speciali del decreto legislativo che sono stati oggetto sin qui di attenzione della dottrina e materia di elaborazione giurisprudenziale.
In concreto il lavoro si articola in due parti, la prima diretta ad analizzare gli aspetti del processo in generale, la seconda più specificamente riguardante i riti speciali.
Tra gli aspetti di interesse trattati, quello del simultaneus processus che si crea per effetto del dualismo nella fattispecie di reato tra persona ed ente e il tema della rappresentanza e delle modalità di costituzione, argomento quest’ultimo che avrà rilievo particolare all’interno della seconda parte dell’elaborato, a proposito dei riti speciali.
Vengono infine approfondite la fase delle indagini preliminari e quella dell’udienza preliminare, la notizia di reato, i limiti cronologici, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia.
La seconda parte si occupa della disciplina dei riti speciali, delle necessarie integrazioni con il codice di rito e della loro compatibilità con lil processo alla persona giuridica.
Partendo dal giudizio abbreviato vengono analizzati aspetti quali la legittimazione a chiederne l’accesso, la disciplina contenuta nell’articolo 62 del d.lgs 231/2001 e nello specifico il presupposto speciale da esso richiesto, che offre spunti di analisi sotto molteplici profili.
Nel patteggiamento ex art. 63 D.lgs 231/2001 particolare attenzione è rivolta ai presupposti speciali richiesti dalla norma, tra cui quello della “definibilità” del processo a carico della persona. Viene poi trattata la questione concernente la possibilità di irrogare con sentenza di patteggiamento la sanzione della confisca.
Lo stesso percorso di analisi viene seguito anche riguardo al procedimento per decreto, mirando a sottolineare quelli che sono gli aspetti di compatibilità e incompatibilità e quali possano essere i possibili necessari adattamenti.
Dopo aver esaminato gli altri riti speciali, giudizio immediato e direttissimo, particolare attenzione infine è dedicata all’istituto della messa alla prova, di introduzione più recente rispetto all’entrata in vigore del d. lgs 231 e di cui da più parti è richiesto l’inserimento nel processo all’ente, cercando di capire se e come esso possa essere introdotto e strutturato nella disciplina specifica con riferimento alla natura stessa della persona giuridica e di ipotizzare quelli che possono essere i contenuti della prova: profilo compensativo-reintegrativo, affidamento al servizio sociale, lavoro di pubblica utilità, anche in relazione al ruolo del modello organizzativo.
Dopo aver analizzato il modus operandi con cui il giudice procede alla valutazione della prova, si riporta quella che al momento è stata l’unica pronuncia giurisdizionale sulla questione, da parte del Tribunale di Torino, che ha negato l’applicabilità dell’istituto, argomentandola principalmente a causa della riserva assoluta di legge in materia di individuazione della pena.
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