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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01182017-115031


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ULERI, MARTINA
URN
etd-01182017-115031
Titolo
Eros e Philia in Platone
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Centrone, Bruno
Parole chiave
  • amore
  • amicizia
  • filosofo
  • Idee
  • desiderio
Data inizio appello
06/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella seguente tesi, mediante il supporto delle opere Fedro, Liside, Simposio e Leggi, verranno analizzati e confrontati i concetti di ἔρως e φιλία nel pensiero filosofico di Platone. L’analisi partirà dal Simposio, nel quale Socrate svelerà il nucleo del pensiero platonico celato dietro la maschera della sacerdotessa Diotima. Il centro dell’insegnamento di Diotima verte sulla scala erotica, ovvero sul percorso filosofico che deve trasformare eros da passione sessuale a una forma di sentimento totalmente razionale. L’analisi proseguirà con il Fedro, che ribadisce il concetto di Eros come forza veemente che pervade l’animo dell’amante filosofo e che collabora al fine di raggiungere il piano della verità in sé. Nel Fedro l’analisi concerne la descrizione di Eros come mania, che trova la propria giustificazione nella considerazione di esso come sentimento impulsivo e istintivo, con lo scopo di rivalutare quelle caratteristiche che nel Simposio erano state scartate a favore di una descrizione del sentimento come totalmente razionale. Nell’analisi verrà anche messa in luce la linea di confine che separa eros dalla philia, confermata ulteriormente dal confronto con le tesi contenute nelle Leggi. L’analisi proseguirà indagando la descrizione della philia contenuta nel Liside. In esso si osserverà che Platone non fornisce una definizione di che cosa sia l’amicizia, ma dimostra l’esistenza di un proton philon in vista del quale vengono intessute le relazioni amicali. Il fine dell’analisi sarà quello di dimostrare che il proton philon in questione è il Bene e che esso coincide con l’oikeion, ciò che è affine all’anima, in virtù di un antico legame andato ormai dimenticato. Nella conclusione verrà quindi definito il rapporto fra eros e philia, prima considerato in relazione a ciò che accumuna entrambi, ovvero il desiderio da parte dell’anima di ricongiungersi con il mondo delle Idee, e infine in relazione a ciò che li separa, ovvero la presenza dell’elemento razionale. La conclusione intenderà anche dimostrare che eros e philia, al di là della loro differenza, sono in realtà strettamente connessi fra loro, in quanto la philia è la diretta conseguenza della trasformazione di eros.
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