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La costellazione egiziana Msxtiw, corrispondente all'odierna Orsa Maggiore, subisce nel corso della storia egiziana un'evoluzione dal punto di vista iconografica e religioso. Dalle prime attestazioni nei Testi delle Piramidi è descritta come la costellazione rappresentativa delle jxm.w-skj, le stelle immortali e incorruttibile (le stelle circumpolari), che riprende la forma di un'accetta rituale utilizzata nella cerimonia dell'apertura della bocca. Già nel Medio Regno la sua figura si arricchisce di nuovi dettagli e caratteristiche grazie agli orologi stellari presenti su alcuni sarcofagi proveniente da Asyut. Dal Nuovo Regno, però, la concezione di questa costellazione cambia radicalmente, essendo associato al dio ribelle Seth. L'iconografia sui soffitti astronomici mostra Msxtjw con la forma di una zampa bovina o di un toro, controparte celeste di Seth, tenuto incatenato dalla dea Ippopotamo cosicché non possa minacciare il dio Osiride e il moto eterno delle stelle, al quale i defunti partecipano durante il loro processo rigenerativo verso l'Aldilà. La costellazione rimane caratterizzata in tal modo fino all'epoca greco-romana, sebbene nel rituale di fondazione dei templi sembra costituire un punto di riferimento importante.