• neuroscienze criminologiche
• Lombroso
• neuroscienze normative
• neuroscienze forensi
• pericolosità sociale
• imputabilità
• suitas
• determinismo
• neuroscienze

L’elaborato propone, in prospettiva multidisciplinare ed interdisciplinare, un percorso analitico di studio ed approfondimento critico delle risultanze neuroscientifiche nel diritto penale, sostanziale e processuale. Dopo avere illustrato sinteticamente il panorama delle ricerche sperimentali in materia di libertà e coscienza delle proprie azioni e dei propri comportamenti, la tesi entra nel merito delle possibili influenze che i principi riduzionisti neuroscientifici, fautori e propugnatori della naturalizzazione della persona umana, potrebbero avere sulle fondamenta del diritto penale, dogmaticamente inteso, con l’intento di sondare l’esistenza di una terza via, compatibilista, tra il rigetto aprioristico delle acquisizioni neuroscientifiche e lo scientismo fiducioso di natura positivista, per mezzo dell’indagine attraverso la suitas della condotta, la colpevolezza e le finalità sanzionatorie penali.
Condotto il confronto con le neuroscienze di seconda generazione, il progetto prosegue, nella seconda parte, dirigendo l’analisi verso la rielaborazione concreta delle ricerche sperimentali delle neuroscienze di prima generazione, sui soggetti affetti da lesioni cerebrali, con l’obiettivo di condurre la riflessione attraverso gli istituti dell’imputabilità e della pericolosità sociale, vagliando la possibilità di estrarre dalle neuroscienze elementi utili per affrontare la crisi del concetto di autore non imputabile pericoloso di reato, nel contesto del sistema a doppio binario.