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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01142019-162428


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANGELI, RAFFAELLA
URN
etd-01142019-162428
Titolo
Manifattura additiva di scaffold a base di poli(3-idrossibutirrato-co-3-idrossivalerato) per Ingegneria Tissutale
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA INDUSTRIALE
Relatori
relatore Prof.ssa Chiellini, Federica
controrelatore Prof. Galli, Giancarlo
Parole chiave
  • scaffold
  • polyhydroxyalkanoate
  • poli(idrossialcanoati)
  • manifattura additiva
  • additive manufacturing
  • polimeri termoplastici
  • thermoplastic polymers
Data inizio appello
06/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/02/2089
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha riguardato lo studio di un poliestere alifatico di origine microbica, il poli(3-idrossibutirrato-co-3-idrossivalerato) (PHBV), per applicazioni avanzate in Ingegneria Tissutale (Tissue Engineering TE). TE è campo multidisciplinare che sviluppa dispositivi medici impiantabili biodegradabili per la rigenerazione di organi e tessuti compromessi e il ripristino delle loro funzioni attraverso l’impiego di supporti temporanei (scaffold). Il polimero termoplastico PHBV è stato studiato come materiale per la progettazione, fabbricazione e caratterizzazione di scaffold biodegradabili mediante l’impiego due metodi di estrusione di Manifattura Additiva (Additive Manufacturing AM) 1) da soluzione mediante Computer-Aided Wet-Spinning (CAWS) e 2) da stato fuso mediante Fused Deposition Modelling (FDM). Queste tecniche permettono la realizzazione di scaffold con geometria esterna e porosità interna controllate. La tecnica CAWS permette di ottenere scaffold macroporosi con una micro/nanoporosità della fibra determinata dal processo di precipitazione per inversione di fase. È stato svolto, inoltre, uno studio di fattibilità di fabbricazione mediante CAWS di scaffold a base di i) solo PHBV ii) miscele con poli(lattide-co-glicolide) (PLGA) e iii) nanocompositi preparati con nanoparticelle di idrossiapatite (HAp). Prototipi ottimizzati degli scaffold sviluppati sono stati caratterizzati da un punto di vista chimico-fisico, morfologico, termico, meccanico e biologico
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