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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01132016-170020


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
FANTONI, ALESSANDRA
URN
etd-01132016-170020
Titolo
Le reazioni di ipersensibilità ai composti del platino
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Migliorini, Paola
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
02/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
I composti del platino (cisplatino, carboplatino ed oxaliplatino) sono una categoria di chemioterapici ampiamente utilizzata nella terapia dei tumori ginecologici per la loro elevata efficacia e tollerabilità. I casi di reazioni di ipersensibilità a tali composti sono aumentati negli ultimi decenni per il loro frequente utilizzo (soprattutto del carboplatino).
Nel nostro studio abbiamo valutato: 1) la frequenza di reazioni di ipersensibilità immediate e ritardate al carboplatino e cisplatino in pazienti in terapia per tumore ginecologico; 2) l’utilità dei test cutanei nella diagnosi di tali reazioni e 3) il valore dei test nell’identificazione dei pazienti sensibilizzati prima di sviluppare la reazione. Abbiamo identificato un’alta percentuale di reazioni di ipersensibilità immediate al carboplatino, incluse reazioni severe anafilattiche. I test cutanei hanno permesso di identificare un meccanismo IgE-mediato nella maggior parte delle reazioni di ipersensibilità immediate con un alto valore predittivo positivo nei pazienti valutati entro i 6 mesi dalla reazione. Abbiamo inoltre identificato le pazienti che si sono sensibilizzate ad uno dei due composti, prevenendo successive reazioni di ipersensibilità in corso di nuovo trattamento con lo stesso chemioterapico.
In conclusione, questo studio dimostra come la diagnostica allergologica sia fondamentale per la corretta diagnosi delle reazioni di ipersensibilità immediata ai composti del platino e per identificare i pazienti sensibilizzati. Nelle pazienti che devono essere sottoposte a nuova terapia con platino è consigliabile eseguire i test entro i 6 mesi successivi all’ultima infusione, o in alternativa dopo 2-3 settimane dal primo ciclo della nuova chemioterapia.
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