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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01122012-094740


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LORENZONI, GIULIA
URN
etd-01122012-094740
Titolo
La chemioembolizzazione intra-arteriosa neoadiuvante nel trapianto di fegato per epatocarcinoma allo stadio T2: risultati a dieci anni di un'esperienza monocentrica.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
  • trapianto di fegato
  • TACE
  • terapie neoadiuvanti
  • AFP
  • RF
  • TC
  • mRECIST
  • epatocarcinoma
Data inizio appello
31/01/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo: Valutare retrospettivamente i risultati clinici a lungo termine di pazienti cirrotici con HCC allo stadio T2 sottoposti a trapianto ortotopico di fegato (TOF) dopo chemioembolizzazione intraarteriosa (TACE), rispetto ai risultati ottenuti in un’analoga serie di pazienti non sottoposti ad alcun trattamento loco-regionale pre-TOF.
Materiali e Metodi: Lo studio ha incluso 168 pazienti cirrotici (147 maschi, età media 55,8 anni) trapiantati per HCC allo stadio T2 dal 1996 al 2010. In pazienti sottoposti a TACE pre-TOF, lo studio TC eseguito prima del trapianto è stato revisionato per stimare la risposta tumorale al trattamento secondo i criteri RECIST modificati. I pazienti sono stati suddivisi in 3 gruppi: A) nessun trattamento pre-TOF; B) risposta completa (CR) dopo TACE; C) risposta parziale, stabilità o progressione di malattia dopo TACE. Le sopravvivenze cumulativa (OS), libera da recidiva (RFS) e libera da malattia (DFS) sono state calcolate secondo l’analisi di Kaplan-Meyer e comparate mediante test log-rank.
Risultati: Il gruppo A era costituito da 56 pazienti, il gruppo B da 60 e il gruppo C da 52; i dati clinici dei tre gruppi erano sovrapponibili. A 5 anni, OS, RFS e DFS sono state 75,2%, 92,7% e 73,2%, rispettivamente. Le sopravvivenze sono state significativamente maggiori nel gruppo B rispetto al gruppo C e sovrapponibili fra gruppo A e B. In pazienti con diametro tumorale totale >3cm, RFS e DFS censurata per morti periprocedurali (n=7) sono state significativamente superiori nel gruppo B rispetto al gruppo A.
Conclusioni: In pazienti con HCC allo stadio T2 sottoposti a TOF, la CR dopo TACE pre-operatoria è un fattore prognostico favorevole di sopravvivenza e recidiva tumorale. La TACE pre-TOF può apportare un beneficio clinico in pazienti T2 con HCC >3cm.
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