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La scelta di svolgere una Tesi di Laurea sulle nuove modalità di reclutamento del personale nasce dalla curiosità di comprendere un fenomeno su cui si è scritto ancora poco, ma del quale si è parlato molto. Nonostante la capillare diffusione dei social network, infatti, il social recruiting è ancora coperto da un alone di incertezza che ha come conseguenza la mancata definizione di confini precisi entro i quali inscrivere tale attività. Questa incertezza ha generato una tendenziale percezione di non-affidabilità, così che i nuovi metodi di reclutamento resi possibili dalle attuali tecnologie vengono considerati non come parte di un processo articolato e definito, bensì come una mera opportunità di cui ci si può avvalere, affidata alla discrezione di chi ne intravede il potenziale.
Nell’elaborato vengono considerate tre diverse prospettive da cui osservare lo stato dell’arte e le possibili evoluzioni del social recruiting, frutto di una rassegna basata prevalentemente su letteratura internazionale integrate da esperienze e testimonianze dirette: (i) la visione delle aziende, comparando le tendenze in atto nel nostro Paese con i servizi online per il reclutamento realizzati negli Stati Uniti; (ii) la visione di Adecco Italia, Agenzia per il Lavoro pioniera del suo settore nel campo dei nuovi media; (iii) la prospettiva degli utenti finali, i candidati, da cui provengono suggerimenti per sostenere al meglio la propria digital reputation. Per comprendere meglio vantaggi e svantaggi del social recruiting, nonché gli orizzonti futuri del fenomeno e le principali criticità, hanno preso parte alla ricerca 14 esperti del mercato del lavoro coinvolti secondo le modalità previste dal metodo Delphi, ovvero interviste e questionari: il quadro emerso mette in luce un diffuso scetticismo nei confronti del social recruiting, accompagnato però dal desiderio di potersi quanto prima affidare ad uno strumento percepito, al momento, tanto efficace quanto rischioso.
La discussione evidenzia una cornice entro cui collocare il reclutamento del personale svolto attraverso i social network, in una prospettiva integrativa (e non sostitutiva/oppositiva) rispetto ai metodi tradizionali.
L’elaborato non rappresenta soltanto un momento conclusivo di un percorso di studi, ma si candida come possibile fase preliminare per un’ulteriore proposta di studio, volta alla creazione di una specifica e innovativa scala di atteggiamento per la valutazione del fenomeno nelle pratiche d’uso delle varie realtà organizzative.