• tironamine
• metabolismo
• neuroprotezione

I processi metabolici necessari per fornire energia all’organismo prevedono la degradazione di carboidrati o acidi grassi, in base alle condizioni in cui l’organismo stesso si trova. Durante periodi di digiuno o esercizio fisico protratto, le riserve di glicogeno epatico si esauriscono e l’organismo impiega acidi grassi come fonte energetica primaria, mentre, in seguito al consumo di un pasto o in condizioni di riposo, le cellule tornano ad utilizzare principalmente carboidrati e glucosio.
Recenti studi hanno dimostrato come la transizione da metabolismo glucidico a metabolismo lipidico, e viceversa, sia accompagnata da numerosi adattamenti cellulari e molecolari della rete neuronale, i quali concorrono a determinare un potenziamento della funzionalità cerebrale e della resistenza a stress, danni e malattie. Ciò suggerisce che l’induzione del metabolismo lipidico, poco espresso in uno stile di vita sedentario e indulgente, possa giocare un ruolo fondamentale nella neuroprotezione.
La 3-iodotironamina (T1AM) e i suoi derivati tiroacetici sembrano giocare un ruolo chiave nella neuroprotezione, sia promuovendo lo shif metabolico, che interagendo con il processo autofagico, rappresentando una possibile nuova alternativa terapeutica per il trattamento di malattie neurodegenerative.
Su questa base, in questa tesi di laurea viene descritta la sintesi di nuovi analoghi ottenuti attraverso specifiche modifiche strutturali in punti chiave dello scheletro molecolare delle tironamine.