logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01082017-191025


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI CIOCCIO, SILVIA
URN
etd-01082017-191025
Titolo
Dislessia evolutiva: osservazioni sul ruolo del deficit fonologico e mnesico nell'apprendimento dell'inglese come lingua straniera
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Bertuccelli Papi, Marcella
correlatore Cappelli, Gloria
Parole chiave
  • dislessia evolutiva
  • deficit fonologico
  • working memory
Data inizio appello
06/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi verte sul disturbo della dislessia evolutiva in giovani adulti che studiano l’inglese. L’obiettivo è quello di presentare alcune riflessioni sul rapporto tra deficit fonologico e mnesico e apprendimento della lingua straniera. In particolar modo, le domande di ricerca a cui il presente elaborato cerca di rispondere sono le seguenti:
1.È possibile individuare dei patterns negli errori di ripetizione di non-parole di un gruppo di informanti con dislessia evolutiva?
2.Se sì, è possibile identificare relazioni causali con le difficoltà nella memorizzazione del lessico inglese?

Per dare una risposta a queste domande il lavoro è stato suddiviso in due sezioni: la prima, che comprende i capitoli 1 e 2, intende presentare la letteratura di riferimento; la seconda, con i capitoli 3 e 4, riguarda invece la parte sperimentale.

Il primo capitolo intende fornire al lettore un’introduzione al disturbo della dislessia evolutiva: di cosa si tratta, come si manifesta, quali sono le cause ipotizzate. Viene brevemente presentato lo sviluppo storico degli studi e delle ricerche condotte finora e i problemi relativi all’elaborazione di una definizione univoca che sia esplicativa del disturbo. Vengono poi esposti i sintomi caratterizzanti e i conseguenti problemi che sono normalmente manifestati. Infine, sono esposte le principali teorie finora proposte per spiegare le cause del disturbo, sia in ambito neuropsicologico che neurofisiologico, e i limiti di ciascuna di queste.

Il secondo capitolo, dopo aver introdotto brevemente di cosa si occupa la fonologia, presenta quelle teorie che, in ambito cognitivo, hanno ottenuto maggior consenso e tutt’oggi sono ritenute essere valide spiegazioni dei deficit osservati nei soggetti con dislessia. Si tratta, in particolar modo, dell’ipotesi del deficit fonologico. A seguire viene illustrata la struttura della memoria e le conseguenti ipotesi concernenti due possibili deficit di alcune sottocomponenti mnesiche.

Nel terzo capitolo sono discussi i risultati della sperimentazione osservata durante il tirocinio svolto presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa nell’Anno Accademico 2015/2016 nell’ambito del progetto, condotto dalle dott.sse Gloria Cappelli e Sabrina Noccetti, dal titolo: “Competenza pragmatica e inglese lingua straniera in studenti adulti con dislessia evolutiva” in collaborazione con il Centro Linguistico di Ateneo e la IRCCS Fondazione Stella Maris. Vengono presentate le diverse prove somministrate a studenti universitari con dislessia e al gruppo di controllo. Tali prove sono state inserite nel protocollo al fine di valutare l’effettiva presenza di un deficit a livello fonologico e mnesico durante l’esecuzione di vari tipi di compiti, come ipotizzato dalle teorie proposte nel capitolo 2.

Nell’ultimo capitolo viene discussa la struttura del sistema fonologico dell’inglese e viene messa in confronto con quella dell’italiano. Vengono, poi, analizzati gli errori commessi in una delle prove presentate nel capitolo 3, quella di ripetizione di non-parole, con lo scopo di individuare possibili correlazioni tra il deficit fonologico e mnesico e le difficoltà nella memorizzazione del lessico inglese. La parte finale cerca quindi di rispondere alle due domande di ricerca.
File