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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01082016-103054


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ACHEAMPONG, JOYCE KONADU
URN
etd-01082016-103054
Titolo
Immigrazione e pregiudizi: come le nuove generazioni percepiscono il fenomeno migratorio.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Salvini, Andrea
Parole chiave
  • immigrazione
  • stereotipo
  • pregiudizio
  • stigma
  • seconde generazioni
  • esclusione
  • devianza
  • crisi
  • media
  • istituzioni
  • comunità gruccia
Data inizio appello
25/01/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi ha l’obbiettivo di indagare la rappresentazione del fenomeno immigratorio in Italia. Non essendo possibile cogliere l’immagine completa del pensiero dell’intera popolazione, ho deciso di condurre un indagine su un campione appartenente alla nuova generazione di italiani.
Il lavoro si suddivide in due parti: la prima teorica e la seconda pratica e di ricerca.
Il primo capitolo illustra, in maniera specifica, la teoria delle Rappresentazioni Sociali di Serge Moscovici inerente agli stereotipi e i pregiudizi. In questa stesura, gli stereotipi, radici dei pregiudizi, generano l’ostilità nei confronti degli immigrati, soggetti considerati “devianti” dai cittadini autoctoni, i “normali”. I primi sono individui non conformi alle norme sociali di un determinato gruppo, quindi meritevoli di sanzioni sociali applicate mediante stigmatizzazioni. Il capitolo include un paragrafo centrale in cui si fa riferimento alle dinamiche del conflitto tra “insiders” e “outsiders”. Nell’ultimo paragrafo, mi sono soffermata a riflettere sulle “comunità gruccia”, trattate da Bauman (2014), composte da persone identiche che condividono le medesime ansie e paure, che escludono in maniera diretta ed automatica il diverso.
Il secondo capitolo si riferisce interamente al fenomeno migratorio. La parte inziale sottolinea le differenze tra emigrazione e immigrazione. Nella parte centrale si descrivono i modelli di integrazione e il percorso accademico degli studi relativi al fenomeno migratorio nella cornice europea. In seguito si poserà lo sguardo sui quadri normativi dell’Italia e sui problemi nonché sulla capacità di adattamento delle prime e seconde generazioni di stranieri presenti nel Belpaese. Il capitolo si concluderà trattando in maniera specifica il fenomeno immigratorio nel contesto italiano, tenendo presente i diversi dati statistici tratti dal Ministero dell’Interno.
Il terzo capitolo spiega il metodo qualitativo d’indagine Grounded Theory (GTM), una tecnica generale di analisi comparativa e un insieme di procedure, capace di generare una teoria fondata sui dati. Nello specifico ho utilizzato la GTM Costruttivista di Kathy Charmaz per la sua natura flessibile e resistente all’uso meccanico di metodologie preesistenti.
Infine, il quarto capitolo delinea l’indagine svolta, partendo da un campione rappresentativo composto da quattordici studenti della classe L-39, di Scienze del Servizio Sociale, dell’Università di Pisa, per comprendere il fenomeno dell’immigrazione e i pregiudizi da essi derivanti agli occhi della nuova generazione. I ragazzi sono sembrati i protagonisti più adeguati in quanto la loro generazione ha avuto la possibilità di entrare in contatto con i “figli dell’immigrazione”; inoltre, in quanto futuri assistenti sociali si troveranno a confrontarsi con i migranti.
Dall’indagine è emerso che le cause dell’immigrazioni sono riconducibili alle condizioni di povertà e di conflitto dei paesi di partenza create per lo più dalle nazioni del Primo Mondo nel passato e anche nel presente. Giunti nelle terre d’approdo, gli stranieri vengono marchiati con etichette negative che sembrano non mutare nemmeno nei confronti dei loro figli, cittadini occidentali, in particolar modo dagli anziani condizionati dalle istituzioni e i mass media. Ciò crea, secondo gli studenti, un desiderio di rivendicazione generale da parte degli stranieri soprattutto mediante le seconde generazioni. Fermare il fenomeno dei flussi non è possibile, gli studenti coscienti di ciò hanno proposto soluzioni varie tra cui spiccano quelle di tipo pratico e ideali-culturali.
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