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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01072019-135740


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI PASQUALE, ELISA
URN
etd-01072019-135740
Titolo
Femminilizzazione delle migrazioni: le badanti straniere come pilastro del welfare familiare nel settore della Long Term Care
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • assistente familiare
  • anziani non autosufficienti
  • badanti
  • politiche migratorie
  • Immigrazione femminile
  • processo di senilizzazione
Data inizio appello
28/01/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/01/2089
Riassunto
In Italia, come nella maggior parte delle economie sviluppate, il processo di senilizzazione della popolazione, congiunto alla maggiore presenza femminile nel mercato del lavoro, ha determinato conseguenze sociali ed economiche di ampia portata. Nello specifico le riflessioni in merito all'invecchiamento della società italiana, hanno sviluppato degli interrogativi circa il benessere delle persone anziane; Difatti, cresce l’importanza delle cure che questi necessitano, soprattutto se colpiti da disabilità che portano alla non autosufficienza o all'impossibilità di gestire in modo autonomo gli aspetti più semplici della quotidianità. Parallelamente, la difficile conciliazione per le donne del lavoro imprenditoriale con le necessità del lavoro domestico e di cura – che in queste economie risulta a carico femminile – ha richiesto un supporto per gestire in modo adeguato i tempi di vita e di lavoro. Date queste premesse – quali determinanti del processo di femminilizzazione dei flussi migratori – con il presente elaborato si intende pertanto analizzare come l’inadeguatezza delle politiche di Welfare e le trasformazioni familiari, hanno comportato un aumento della richiesta di lavoro femminile immigrato nel settore dei servizi, e più in particolare in quello relativo alla Long Term Care. L’interesse, è stato quello di capire come le Regioni italiane ad alto indice di vecchiaia (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana) – le stesse peraltro che secondo i dati ISTAT registrano anche il maggior numero di lavoratori domestici – si sono attivate a favore e a sostegno del lavoro privato di cura. Invero, nel quadro di un sostanziale immobilismo da parte del welfare pubblico, queste regioni hanno cercato di facilitare l’incontro tra domanda e offerta attraverso l’unione di attori pubblici e privati in una prospettiva di rete, qualificando il lavoro della badante straniera e promuovendone l’emersione dal lavoro irregolare.
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