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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01022020-132916


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (6 anni)
Autore
GIANARDI, DESIREE
URN
etd-01022020-132916
Titolo
Resezioni pancreatiche per metastasi: 20 anni di esperienza di un centro ad alto volume
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
relatore Prof. Di Candio, Giulio
Parole chiave
  • metastasi pancreatiche da carcinoma renale
  • metastasi pancreatiche
  • chirurgia pancreatica per metastasi
Data inizio appello
29/01/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2090
Riassunto
Introduzione: Le metastasi pancreatiche da tumore primitivo di altra sede sono rare e costituiscono circa il 2% di tutte le neoplasie pancreatiche. Il tumore che con maggior frequenza metastatizza al pancreas è il carcinoma a cellule renali (CCR). In letteratura i dati relativi alle resezioni pancreatiche per metastasi sono limitati, pertanto il ruolo della chirurgia nel trattamento di queste lesioni rimane tuttora poco chiaro. L’obiettivo di questo studio è di analizzare gli outcome di pazienti sottoposti a resezione pancreatica per metastasi e discutere il ruolo della chirurgia nel management di queste lesioni, riportando l’esperienza ventennale del nostro centro di terzo livello per la chirurgia pancreatica.
Materiali e Metodi: Tra gennaio 1999 e gennaio 2019, 26 pazienti sono stati sottoposti a resezione pancreatica per metastasi da carcinoma a cellule renali (gruppo CCR) o da primitivo di altra sede (gruppo non-CCR) presso il nostro centro. I dati riguardanti le caratteristiche generali, il decorso pre-, intra- e postoperatorio, l’analisi anatomo-patologica delle lesioni ed il follow-up, raccolti in un database prospettico, sono stati retrospettivamente analizzati e comparati.
Risultati: L’analisi anatomo-patologica ha rivelato in 21 casi la presenza di metastasi da carcinoma a cellule renali (gruppo CCR), mentre il gruppo non-CCR è composto da 5 pazienti. I pazienti del gruppo CCR hanno presentato un disease-free interval significativamente maggiore: 96.4 vs. 5.4 mesi (p<0.001). In 9/21 pazienti (42.9%) del gruppo CCR la resezione chirurgica è stata estesa ad altri organi o strutture vascolari coinvolti, mentre in tutti i casi del gruppo non-RCC è stata effettuata la sola resezione pancreatica (p=0.070). In nessun caso è stata riportata l’insorgenza di una recidiva locale, mentre il tasso di recidiva sistemica è stato del 42.9% (9/21 pazienti) nel gruppo CCr e dell’80% (4/5 patients) nel gruppo non-CCR (p=0.135). Il gruppo CCR ha presentato tassi di sopravvivenza libera da malattia e di sopravvivenza globale significativamente maggiori rispetto al gruppo non-CCR: 107.5 vs. 25.2 mesi (p=0.002) e 109.1 vs. 36.2 mesi (p=0.016) rispettivamente.
Conclusioni: Una resezione pancreatica radicale sembra conferire un reale beneficio per quanto riguarda la sopravvivenza dei pazienti con metastasi da CCR. Per quanto concerne i primitivi non renali non è possibile interpretare i risultati con la solita sicurezza, soprattutto a causa dell’esiguo numero dei pazienti in studio. La scelta chirurgica in questi casi dovrebbe essere applicata più selettivamente.
Per le metastasi pancreatiche da CCR un approccio chirurgico aggressivo, anche in pazienti con neoplasie localmente avanzate o con localizzazioni extra-pancreatiche associate, dovrebbe essere sempre preso in considerazione.
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