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Il Teatro delle Albe presenta uno dei percorsi più singolari nella storia del teatro italiano contemporaneo, folgorato dalla passione per questo mondo crea la propria strada attraverso l’esperienza vissuta giorno per giorno sulla propria pelle, ciò che sentiva dentro, e non un metodo teatrale impartito dall’esterno. Chi meglio delle Albe, che sono state, al tempo, esse stesse adolescenti in cerca della propria identità e del proprio spazio nel mondo, può dunque comprendere gli adolescenti di oggi , accoglierli e ed ascoltarli?
È questo che il Teatro delle Albe fa da ormai oltre vent’anni lavorando nelle scuole ravennati e non solo, dare un luogo agli adolescenti dove sentirsi accolti ed ascoltati, essere liberi di cercare la propria verità e poterla esprimere come portatrice di vero valore per l’intera società. La non-scuola ha toccato in primis Ravenna, città dove la compagnia risiede, ma si è poi propagata a Scampia, Lamezia Terme, Mazara del Vallo e all’estero, a Caen, Chicago e nel Senegal.
In particolare è interessante il caso di Arrevuoto, unico nel suo genere, progetto triennale che le Albe hanno condotto a Scampia, dove gli adolescenti del luogo sono costretti giornalmente a vivere le atrocità della camorra. È interessante come questi ragazzi e ragazze abbiano la possibilità, attraverso il teatro, di esplorare modi diversi di esprimere sentimenti, speranze, rabbia, talento e magari trovare nuove possibilità, alternative a quella malavita che spesso sembra essere l’unica possibile ed esistente. All’interno di questo progetto, si analizzeranno due spettacoli che questi adolescenti, sotto la guida delle Albe, hanno creato dalla drammaturgia sino alla messa in scena finale.